“Una mia collega mi ha chiesto di accompagnare suo padre a fare la chemio, per sdebitarmi di un favore.
Ora mi sta ricattando.

Io mi sento molto a disagio per questa storia. Tanto a disagio che sono con le spalle al muro. Vi mando questi screen come sfogo al mio disagio. Voglio almeno fare vedere a tutti quanto caine possano essere le persone. Quanto lei sia caina e assurda.

Sento già rimbombare qualche commento “la caina sei tu che non accompagni il padre della tua amica all’ospedale”. Vi rispondo subito dicendo che sono una persona che crede nell’unione e nella famiglia, ma non nei ricatti. Sono grata per il favore che mi ha fatto. Ero in un momento di difficoltà e lei mi ha aiutato.

Dovete sapere che io e lei siamo due freelance. Dobbiamo sempre andare alla ricerca di nuovi clienti e a volte ci sono periodi di magra. Il supporto e la rete quindi sono importanti per scambiarsi contatti e possibili clienti.

Io sono grata a Maria. Ma questo non le dà il permesso di trattarmi così. Non so cosa fare. Non posso permettermi di stare ancora senza lavorare…”

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