“Essere madre è un mestiere che non finisce mai. Ti illudono che i figli, da un giorno all’altro, diventeranno più semplici da gestire, ma non è vero, non accade mai. Cambiano le fasi, cambiano le forme, ma le preoccupazioni restano. E, come se non bastasse, il vero problema è che non devi gestire solo loro, devi gestire anche le altre madri. A volte sono peggio dei figli stessi. Sempre pronte a giudicare, a puntare il dito, a spiegarti come dovresti educare, cosa sbagli, cosa dovresti fare diversamente. È un continuo equilibrio tra diplomazia e istinto di sopravvivenza. Perché ormai, e capirete perché, la gente non sta bene, vive di polemiche, di manie, di drammi inutili. E ti ritrovi coinvolta in discussioni che non avresti mai voluto affrontare, situazioni surreali che ti cadono addosso quando hai già mille pensieri. Io cerco di mantenere la calma, davvero, ma non sempre è facile. E quello che è successo stavolta mi ha lasciata senza parole. Pensavo di averle viste tutte, e invece no. Una domenica mattina vengo contatta da Marta, un’amica di lunga data, per un problema, a suo dire, che coinvolgeva i nostri figli.”

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