“Quando ho detto “sì, lo voglio”, intendevo a lui, non a sua madre. Invece da quel giorno Lucia – la suocera, pardon, l’organizzatrice non ufficiale del matrimonio – ha deciso che niente si può fare senza il suo parere. Bomboniere “troppo bianche”, tovaglie “che spengono l’anima”, mobili “che non valorizzano la luce della sala”.

Fino a ieri ho respirato. Profondamente. Poi oggi è successa la cosa che nemmeno io potevo immaginare: ha chiamato il fioraio. E ha cambiato le composizioni del mio matrimonio. Sì, avete capito bene. Ha chiamato. Il fioraio. Per cambiare. I miei fiori.

A quel punto non ce l’ho fatta più. Le ho scritto. E credetemi: non volevo litigare. Volevo solo capire come si può superare ogni limite umano con una tale eleganza passivo-aggressiva.

La chat che leggerete è la cronaca in tempo reale della mia pazienza che fa le valigie. Con tanto di foto, minacce e un finale che – sinceramente – mi ha fatto quasi ridere.

Spoiler: “Se non vuoi che venga al matrimonio, basta dirlo!”
Risposta mia? Beh… vedrete.”

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