“Ciao a tutti, vi scrive uno psicologo improvvisato in cerca d’aiuto. Scusate per l’anonimato ma viste le circostanze è meglio così. Vi mando questa conversazione con la mia ex perché non so se ho fatto bene a spingerla tra le braccia di un altro.

Ci siamo conosciuti che eravamo ragazzini e a 19 anni abbiamo scoperto che saremmo diventati genitori. Quindi maturità col pancione, università rimandata, io sono andato a lavorare da mio padre, il bambino è arrivato e per un po’ è andato tutto bene. Poi non più.

Le ho chiesto di sposarmi quando nostro figlio aveva un anno e mezzo e lei… mi ha tradito. Pur avendo capito le motivazioni, cioè il suo terrore di impegnarsi a lungo termine, alla fine ci siamo lasciati.

Un figlio ti lega per tutta la vita e spesso le nostre strade si sono incrociate ancora… anche se non sempre eravamo entrambi single. Da quando però ho saputo che si sarebbe sposata, mi son fatto sempre più da parte.

Arriviamo a questo weekend. Mi scrive alle due del mattino, piena di dubbi, per farmi una domanda assurda. Era da tempo che speravo mi dicesse una cosa del genere, ma ora? A un mese dal matrimonio? Non so se ho fatto bene a risponderle così… ma non mi è sembrato il caso di fare l’egoista. O forse avrei dovuto?  La cerimonia si terrà all’estero e questi sono gli ultimi giorni in cui non avremo un oceano di distanza a separarci…forse.”

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