“Ho sempre pensato che tenere tutto insieme fosse il mio superpotere.
Casa, figli, lavoro, marito, persino l’umore degli altri.
Solo che a furia di incollare i pezzi, mi sono un po’ sbriciolata anch’io perdendo cosi l’umore idoneo e la forza di andare avanti e sopportare o supportare tutto.
Nicola diceva sempre che “ce la faccio meglio di chiunque”, come se fosse un complimento indiretto. Ma dietro ogni “ce la faccio” c’era un “ io da sola devo farlo”.
E quando anche i bambini hanno iniziato a darmi ordini invece di chiedere favori, ho capito che qualcosa non andava più, stavo sbagliando ma non trovavo rimedio.
Laura, mia sorella, l’ha detto meglio di me: “Se non ti fai mancare, non ti fanno mai notare.” Così, una mattina come le altre, ho deciso di non esserci. Niente scenate, niente avvisi. Solo io, una valigia e un biglietto comprato di nascosto.
Nicola pensa che sia una crisi. Io la chiamo manutenzione straordinaria.
E stavolta, mentre lui cerca le cose che non trova, forse troverà anche un po’ di me.”



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