“Non avevo mai pensato che avrei vissuto un conflitto così intenso con mia figlia. Da quando era bambina, avevamo sempre avuto un rapporto speciale, basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Ma quando Sara mi annunciò che voleva diventare un’influencer, sentii un brivido di preoccupazione correre lungo la schiena. Il mondo degli influencer mi sembrava instabile e privo di certezze, lontano da tutto ciò che avevo sempre immaginato per lei. Nonostante i miei avvertimenti, Sara era determinata. Iniziò a pubblicare contenuti su Instagram e TikTok, guadagnando rapidamente un seguito. Era entusiasta delle sue collaborazioni con piccoli marchi di moda e cosmetici, convinta di essere sulla strada giusta. Mi rassicurava che stava prendendo lezioni di marketing e che aveva vinto una borsa di studio per investire su sè stessa. Ma non riuscivo a scrollarmi di dosso il dubbio che questo sogno potesse trasformarsi in un incubo. Con il tempo, le nostre conversazioni si fecero più tese. Ogni suo successo iniziale alimentava la sua fiducia, ma io continuavo a temere per il suo futuro. Quando mi disse che una grande agenzia di influencer voleva rappresentarla, mi chiesi se fosse davvero pronta per un passo così grande. Poi arrivò il giorno in cui il mio peggiore incubo si realizzò.”
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