“Ciao Spunte Blu, mi chiamo Laura e questa storia parla di quando il confine tra “aiutare tuo figlio” e “far pagare il prezzo all’ex” diventa così sottile da non vederlo più.
E forse nemmeno da capirlo.
Io e Andrea siamo divorziati da tre anni.
Non è finita bene, ma nemmeno con drammi.
O almeno così pensavo.
Abbiamo un figlio, Matteo, dodici anni, un bambino sveglio e sensibile, che cerca solo di sopravvivere alla scuola media, ai voti, alla matematica che non perdona, e ai grandi che, a volte, non sono poi così grandi.
Andrea è professore di matematica.
E questo, per lui, è identità, medaglia, arma.
La frase che ripete più spesso è: “Io sono un insegnante, so io come si fa.”
E forse è vero per i suoi studenti.
Però con suo figlio le cose non funzionano proprio così.
Qualche giorno fa Matteo è tornato da lui per i compiti del weekend.
Mi ha detto che il papà gli aveva spiegato esercizi difficili, che era stato “bravo ma un po’ nervoso”.
Pensavo fosse tutto lì.
Poi, la sera, mi scrive Andrea.
Prima un messaggio normale.
Poi un secondo.
Poi un terzo.
E a un certo punto…
mi arriva una “fattura”.
Perché secondo lui dovrei pagarlo per aver fatto il padre.”
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