“Ciao Spunte. Vi scrivo dalla Francia dove sono rimasto confinato a causa del Covid. Ero partito per soli due giorni per lavoro. Dovevo semplicemente fare un collaudo, una roba che mi avrebbe preso solo due giorni di tempo. Sono partito a ridosso delle feste e contavo di essere a casa da mia figlia per Natale. Tutto è andato bene a lavoro ed ero pronto per prendere l’aereo. Nonostante avessi il green pass, però ho dovuto fare ugualmente il tampone. Sono risultato positivo, porca miseria!!!!
E ovviamente non ho potuto prendere il volo, fanc***.
Così mi trovo confinato qui, lontano dai miei cari. Da solo!! Una depressione…
Avevo comprato persino il costume di Babbo Natale (quello con la renna che vendono da dmail), per fare una sorpresa a Sofia, ma nulla. Devo aspettare che il prossimo tampone tra qualche giorno sia negativo. Speriamo…
Fortunatamente sto benissimo. Ma sono lontano da tutti. Considerate che negli ultimi mesi ho visto pochissimo la mia bambina. Il lavoro mi tiene lontano da lei. Oggi mi sentivo particolarmente solo e sconfortato. Incaz** col destino infame, col governo, col mondo, con ‘sto virus del ca***.
Poi è arrivato questo messaggio e le cose sono cambiate. Condivido questa piccola conversazione che ho avuto con mia figlia. Ha rubato il cellulare di mia moglie e mi ha scritto. Mi ha detto delle cose che mi hanno dato la motivazione per farcela, adesso che sono solo, isolato e che mi sento più fragile che mai.
Lo condivido con voi, amici. So che siamo in tanti a essere costretti all’isolamento. Confinati a casa. Di nuovo. Quando pensavamo che questo incubo fosse finito. Bisogna però ricordarsi che gli amici e i parenti ci stanno aspettando. Dobbiamo avere solo un po’ di pazienza. Forza, passerà!”
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