“Non so bene cosa siamo, io e lei. Amici, certo, ma non solo. Tra noi c’è qualcosa che va oltre le parole che usiamo, oltre le battute, oltre i silenzi comodi che condividiamo. È come se fossimo costantemente in bilico su una linea invisibile: da una parte la complicità più sincera, dall’altra una tensione che nessuno dei due nomina mai davvero. Io non voglio qualcosa di più. Non cerco un’etichetta, né una storia. Ma vorrei che quello che c’è tra noi fosse più vero, più onesto, più profondo. Un’amicizia in cui ci si possa guardare negli occhi senza far finta di niente, in cui non serva trattenere la curiosità o la voglia di essere più vicini. A volte mi chiedo se lei lo senta anche lei, questo filo che ci lega. Magari sì, ma lo ignora per paura di complicare le cose. O forse è solo nella mia testa, e tutto il resto è solo affetto, abitudine, sintonia. Il problema è che ormai ci soffre, e penso che possiate capirmi. Perché io vorrei solo un’amicizia con la A maiuscola, entrambi la vogliamo, e allora perché mettere un freno. Avevo organizzato una giornata per farglielo capire, ma non è servita, e allora sono stato costretto a dirglielo.”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”