“Buongiorno amici di Spunte Blu. Questi messaggi che vi mando sono…un’autodenuncia, più o meno. Mi chiamo Giorgio, ho 24 anni e sei mesi fa ho deciso di andare via di casa.

 

 

Ho avuto finalmente un lavoro a tempo indeterminato, un part-time in supermercato a 30 ore che mi consente di avere abbastanza soldi per mantenermi. Da solo sarebbe stata dura, e visto che sto con una ragazza (Roberta, lo leggerete negli screen) da un anno e che stava andando tutto benissimo, abbiamo deciso di fare questo passo insieme.

 

 

 

Lei lavora moltissimo, fa l’educatrice in una comunità, è riuscita a trovare un posto subito dopo la laurea e anche se la sua situazione è più precaria ce la caviamo bene. Certo, andare via di casa è stata dura.

 

 

 

Con i miei sono sempre stato benissimo, mia madre ha cresciuto cinque figli e si è data molto da fare nonostante lavorasse e mio padre è sempre stato presente e partecipe nelle nostre cose, anche se è uno più schivo e meno affettuoso.

 

 

 

Forse nella mia testa era sempre stata mia madre che “mandava avanti la baracca”. Non so cosa mi sia scattato, ma ho iniziato a pretendere che anche la mia ragazza facesse lo stesso.

 

 

 

I primi tempi mi pesava molto fare le faccende, cucinare, gestirmi da solo, e le facevo un sacco di battute su questo. Finché non è intervenuta mia madre, con i suoi soliti modi…molto schietti e molto duri.

 

 

 

Ci tengo a dire, se qualcuno leggerà questi screen, che da quel giorno sono cambiate davvero molte cose nella mia vita. Mi sento un uomo migliore, e so che come per molte cose della mia vita…lo devo a mia madre.”