“Ciao a tutti. Mi chiamo Monica. Ho 35 anni e non so cucinare. Mi sembra una presentazione da “Pessimi Cuochi Anonimi”. Tutti in cerchio a parlare dei nostri disastri tra i fornelli. Tra pacche rincuoranti per un uovo fritto che si è trasformato in carbone.

 

Ok, lo ammetto, non so cucinare. So fare delle cose semplici. Tipo brodi, sono un’esperta mondiale in brodi. Non che ci voglia molto, lo so. Le zuppe sono una mia altra specialità, anche se forse sono la stessa cosa del brodo, non saprei. Questo per me però non è mai stato un problema, ho vissuto a lungo fuori casa e mi sono sempre arrangiata a preparare almeno qualcosa di nutriente.

 

Da poco però sono andata a convivere e qui cominciano i miei guai. Io e Lorenzo, il mio compagno, abitiamo sotto l’appartamento dei suoi e così capitano di frequente incursioni di mia suocera qua da noi. Un vero strazio. Ci porta le sue pietanze, e io devo ascoltare le sue lamentele sul fatto che suo figlio diventa triste con quello che cucino io.

 

Ma non è così. Io sono contenta che ci porti le cose che prepara, sono buonissime. Però non sopporto queste critiche, ogni volta ogni volta. È una persona così, le piace sentenziare su tutto e tutti, facendo sentire gli altri un po’ piccoli. Mia mamma non la tollera molto, ma fa buon viso a cattivo gioco e cerca di mantenere i rapporti cordiali, anche se le dà molto fastidio perché ne ha anche per lei.

 

Beh, vi racconto questa storia perché gli screen che sto per mandarvi mi hanno fatto morire da ridere e mi hanno permesso di alleggerire la tensione sull’argomento. Vi spiego l’antefatto: mia suocera ha dimenticato il telefono qui. Era scesa per portarmi lasagne con uova sode e tantissima besciamella (buonissime), tra tante critiche sul fatto che io non sappia farle assolutamente.

 

Il mio compagno non era in casa, era a lavoro, che si trova vicino casa mia, la mia casa di famiglia. Mi piacerebbe fare un confronto tra suocere, della serie “tu quale tipo hai?”. La mia è il tipo lamentoso e ipercritico, ma chissà che col tempo questa relazione non cambi, io ci spero.

 

Fare un confronto potrebbe essere divertente. Riderci su alleggerisce le cose. Penso che le suocere siano persone che non abbiamo scelto ma che fanno parte della nostra famiglia e come sono ce le dobbiamo prendere. Grazie a tutti coloro che mi risponderanno.”

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