“Non so chi abbia detto che la convivenza è il modo migliore per capire se una coppia funziona, ma non aveva sicuramente un animale. Perché una cosa è uscire a cena, dormire insieme nel weekend, un’altra è trovarsi a dividere il bagno, gli orari, gli umori… e soprattutto i pappagalli.

Sì, perché Jack, il “dolcissimo” inseparabile (che poi non è neanche un inseparabile, ma non mi ricordo mai il nome della razza), è praticamente il coinquilino non pagante che nessuno ha invitato. Appena sono iniziati i lavori a casa mia, abbiamo pensato che fosse il momento giusto per provare a convivere a casa sua. Idea carina, romantica. E invece mi sono ritrovata a condividere gli spazi con quella bestiaccia.

Il problema è che a lui sembra tutto normalissimo. Io cerco di adattarmi, eh. Davvero. Ma non è semplice quando ti ritrovi il tuo libro nuovo rosicchiato o mezza casa sparsa di becchime. E se provo a lamentarmi, ovviamente la colpa è mia: troppo disordinata, troppo distratta, troppo tutto. Intanto però l’uccellino fa più danni di un bambino di tre anni lasciato da solo con un barattolo di pittura.

Comunque. Va tutto benissimo. Siamo felici. Convivenza perfetta. Davvero.”

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