“Ho deciso di scrivervi e inviarvi la mia storia perché qualche giorno fa è successa una cosa che io reputo molto grave.
Sono una donna di 36 anni e quando ero molto giovane, a 20 anni, ho avuto la mia prima figlia con un uomo un po’ più grande di me.
All’epoca non avevo idea di come si facesse la madre e quando io e il padre della bambina ci siamo separati, lei aveva circa 3 anni, abbiamo deciso di comune accordo che restasse a vivere con lui e con la nonna paterna.
Io sono tornata a casa dei miei, ho ripreso gli studi e ho continuato a vedere mia figlia, ma non a vivere con lei. Due anni fa la nonna paterna è venuta a mancare e mia figlia è rimasta sola con il padre. Il padre però è entrato in una profonda depressione dopo la morte della madre e ha perso il lavoro. Adesso è in cura, ma mi ha chiesto aiuto: la bambina, che ora in realtà è una ragazza, doveva venire a vivere con me e il mio nuovo compagno.
Io nel frattempo mi sono rifatta una vita e due anni fa ho avuto un altro bambino, Leonardo.
Naturalmente io ho detto subito di sì, non vedevo l’ora che tornasse con me, ma ho dovuto chiedere anche al mio compagno che ha accettato.
È passato del tempo e un giorno trovo in camera di mia figlia un foglio.
Riconosco immediatamente la scrittura ed è quella del mio nuovo compagno.
Quando ho visto cosa c’era scritto, sono andata su tutte le furie e gli ho scritto immediatamente…”
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