“Ciao a tutti, mi chiamo Laura e vi scrivo per farvi leggere una conversazione avuta con il mio ragazzo, Tommaso. Lui ha 32 anni, mentre io 30. Dopo un paio di anni di convivenza, abbiamo deciso di andare a convivere, considerando che io avevo già una casa in affitto.

Lui non ha effettivamente mai sperimentato questa cosa del gestire un proprio appartamento, perciò è un po’ fuori dall’ordine di idee su cosa significa fare i conti con le spese alla fine dell’anno. Ha sempre lavorato, ma fino adesso è stato a casa dei suoi genitori. Io invece so bene cosa significa fare attenzione alle spese, perciò ho subito proposto di fare un conto condiviso, per evitare fraintendimenti e discussioni che troppe volte ho visto nelle relazioni delle mie amiche, oltre che per fargli subito capire che ci deve essere rispetto assoluto per le spese della casa.

L’esperimento, tra virgolette, era iniziato bene, finché un giorno non ho trovato dei pagamenti strani sulla carta, che mi hanno subito messo in allarme. Come potrete leggere, purtroppo Tommaso non ha reagito bene alla mia richiesta di spiegazioni.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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