“Ciao a tutti. Ho deciso di condividere questa conversazione perché spero che possa essere utile a chi si trova in una situazione simile a quella che ho vissuto io.

Crescere in una famiglia disfunzionale segna profondamente, ti insegna che certi comportamenti sono normali, accettabili, persino inevitabili. Io l’ho capito tardi.

Da ragazzina sono scappata di casa, decisa a costruirmi una vita diversa, a non subire più quello che avevo vissuto per anni. Lavoravo, ero indipendente, mi sentivo forte. Ma certe ferite, se non le curi, continuano a sanguinare in silenzio.

Così, quando tempo fa ho conosciuto Giorgio, ho creduto fosse diverso, ho creduto che fosse amore. E invece, un po’ alla volta, mi sono ritrovata intrappolata in una dinamica che conoscevo fin troppo bene.

Ci vuole coraggio a guardarsi allo specchio e ammettere di aver sbagliato. Ci vuole ancora più coraggio a chiedere aiuto. Io l’ho fatto. Grazie alle mie amiche, che mi hanno fatto aprire gli occhi, grazie alla terapia che mi ha aiutata a ricostruirmi, oggi sono un’altra persona.

Più forte, più consapevole. E se questa storia può aiutare anche solo una persona a riconoscere i segnali e a reagire prima di quanto abbia fatto io, allora vale la pena raccontarla.”

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