“Essere padre è una delle cose più importanti della mia vita. Non importa quante difficoltà abbia dovuto affrontare con Lucia, la mia ex, il mio unico pensiero è sempre stato Giovanni, nostro figlio di quattro anni. Vederlo crescere, imparare nuove parole, ridere mentre gioca, sono momenti che mi riempiono il cuore. Ma da quando io e Lucia ci siamo separati, sento che mi stanno rubando questi momenti. Lei ha deciso che posso vedere Giovanni solo una volta a settimana, come se fosse una concessione. Una volta a settimana. Come può un padre costruire un legame con suo figlio così?

Ho provato a parlarle, a farle capire che non si tratta solo di me, ma di ciò di cui Giovanni ha bisogno. Un bambino ha bisogno di entrambi i genitori, ha bisogno di sapere che suo padre c’è sempre per lui. Ma Lucia non vuole sentire ragioni. Dice che è per il suo bene, che deve avere stabilità. Stabilità? Che stabilità può avere un bambino che vede suo padre solo ogni sette giorni? Mi sento impotente, intrappolato in una situazione che non posso accettare.

Ho sempre rispettato i suoi spazi e il suo ruolo, ma non posso stare a guardare mentre cerca di escludermi dalla vita di mio figlio. Se serve, andrò fino in fondo, anche in tribunale. Non lo faccio per me, lo faccio per Giovanni. Perché merita di avere un padre presente, non un visitatore della domenica.”

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