“Ciao a tutti, mi chiamo Benedetta e ho 21 anni. Dopo un paio d’anni di università ho cominciato a cercare un lavoro per non pesare sulle spalle dei miei genitori e ho risposto a un annuncio di un negozio di abbigliamento della mia città. Sono stata presa e ho cominciato a lavorare come commessa. In negozio ci siamo solo io e la titolare, che appunto cercava qualcuno che le desse una mano.

Io all’inizio ero entusiasta, mi è sempre piaciuto quel mondo, ma ben presto purtroppo mi sono ritrovata a dover far fronte ogni giorno ad un bel problema.

I soldi mi servono e ho sempre cercato di far buon viso a cattivo gioco, di buttare giù, anche perché capisco che si debba fare un po’ di gavetta nella vita e io sono giovane.

Non volevo mollare al primo colpo.

Un giorno però succede una cosa che è come la goccia che davvero è difficile da buttar giù ancora una volta. Anche se ci provo con tutta me stessa.

La conversazione che leggerete è avvenuta con la mia capa e credo sia giusto divulgare ciò che accade a tanti, troppi, di noi giovani che cerchiamo solo di diventare autonomi!”

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