“Ciao a tutti, vi scrivo perché vorrei confrontarmi con un pubblico un po’ più ampio su questo argomento: educazione di adolescenti, professori e genitori. Mio figlio Francesco è sempre stato un bambino studioso ed educato, ma devo dire che sono stata fortunata perché ha da sempre un buon carattere (faccio fatica di più con la sorella, molto più peperina). Però diciamo che con l’adolescenza qualcosa è cambiato. Ha più la testa per aria, e secondo me c’entra una ragazzina che gli ha letteralmente spezzato il cuore. Però sono esperienze che si fanno, e non voglio allarmarmi per qualche brutto voto. Semmai voglio spronarlo con le buone, e nel caso servisse perché no, anche dargli qualche limitazione in più, per fargli capire dove sbaglia e come rimettersi in carreggiata. Comunque io non gli do mai ragione davanti ai professori, che secondo me vanno aiutati a fare il loro lavoro. Francesco a scuola ha fatto amicizia con questo ragazzino di nome Giorgio… Per un motivo o per l’altro sua madre mi scriveva, così abbiamo preso un po’ di confidenza e ci siamo viste qualche volta per un caffè. Ma ora non credo che sia un’amicizia che voglio mantenere. La sua visione educativa è veramente distante dalla mia, e spero che suo figlio non influisca in qualche modo in maniera negativa sul mio. Per carità, finora Giorgio si è mostrato tranquillo ed educato con noi, ma Francesco mi ha detto di averlo visto con una compagnia non proprio felice.”

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