“Ho deciso di condividere questa conversazione dato che sono settimane che ho contatti esclusivamente con la mia fidanzata Sarah, ma siccome in questo particolare caso è la pietra dello scandalo, non potevo sfogarmi con lei. Io ho la fortuna, anche se me lo sono meritato con la fatica e con l’impegno, di avere un lavoro che mi piace e che è molto ben retribuito. Forse anche per questo, fino a poche settimane fa, Sarah non lavorava, perché me ne occupavo io, e non aveva intenzione di farlo. Poi, da un momento all’altro, ha cominciato a fare discorsi sull’indipendenza femminile e cose così (per carità, io sono d’accordo ma ero sorpreso da questo cambiamento), e soprattutto ha cominciato a cercare lavoro, anche se con scarsi risultati. Negli scorsi giorni ha fatto qualche colloquio, andato male, e ha mandato anche dei curricula in varie città importanti, anche se non vicinissime. L’altro giorno mi scrive, felice di aver fissato un colloquio a Firenze. Io ero felice per lei, ma il vero problema stava nel cosa avrebbe dovuto per sostenere il colloquio. Io, ovviamente, non ero d’accordo. Non mi sento all’antica, è questione di rispetto reciproco.”

 

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