“Ciao a tutti Spunte Blu, mi chiamo Ginevra, ho 22 anni e sono furiosa con il genere maschile. Anzi, con una tipologia specifica di uomo, perché per fortuna non siete tutti viscidi come Angelo, che ha rischiato di diventare il mio datore di lavoro.

Vi spiego. Mi sono laureata da poco e, cercando lavoro, ho trovato quest’offerta pazzesca per lavorare presso una Startup in grande crescita, ottimo stipendio, possibilità di accedere a ruoli di responsabilità ecc ecc. Niente quindi piena di speranze mando il curriculum. Succede che mi convocano per il colloquio, il mio progetto spacca e faccio un figurone, quindi me ne vado super soddisfatta.

Nel pomeriggio mi contatta uno dei tre tizi che mi hanno fatto il colloquio, tale Angelo, per dirmi in via confidenziale che sono passata e non perde l’occasione per farmi complimenti non richiesti. Quando scopre però che lavoro faccio attualmente, mi fa una richiesta che chiamarla “fuori luogo” è un complimento.

Ma dico io, com’è possibile che nel 2025 succedano ancora queste cose? Non ce le siamo ancora lasciate alle spalle? Ma poi questo tizio avrà avuto sui 35/40 anni… cioè sua moglie che ne pensa? Dite che dovrei informarla? Ma ancor peggio: e se succedesse a sua figlia una cosa del genere? Io ho la nausea ve lo giuro…”

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