“Ciao spunte, sono Ambra. Mia madre è un’alcolista, una specie di maniaca compulsiva del rubare e del bere. Mio padre sin da piccola mi ha sempre detto questo di lei. Adesso le ho scritto in chat perché ha il Covid e ho scoperto tantissime cose che non sapevo su di lei e su mio padre.

Mio padre era un burlone, una persona sempre allegra, che mi faceva giocare e ridere sempre. Mia madre se ne stava in cucina, sempre triste, col muso lungo. Se le chiedevo cosa avesse, mi mandava via mentre le uscivano le lacrime dagli occhi. Così chiedevo a papà e lui mi diceva che gli aveva rubato i soldi o che aveva bevuto troppo e che per questo era nervosa. Così a poco a poco mi sono sempre più allontanata da lei. Fino a che lei non se ne andò di casa. Mio padre mi ha detto che lo ha fatto perché voleva bere in santa pace giorno e notte. Ricordo che quel giorno ci furono urla in casa e mio padre mi mandò poi in cameretta. Ma attraverso i muri sentivo le grida, senza riuscire a distinguere cosa si dicessero. Me la ricordo sull’uscio della porta con una valigia (che mio padre mi disse che era piena di soldi e di alcol). Mi guardava con gli occhi rossi, come se si aspettasse qualcosa da me. Ma io non potevo abbracciare una donna cattiva come quella, che faceva soffrire tanto papà che invece lavorava ogni giorno mentre lei bruciava tutto quello che toccava.

Ci siamo sempre sentite pochissimo. Era più lei a chiamare. Ma io ero un muro perché non mi fidavo di lei quindi non le raccontavo niente. Così sono passati anni.

Poi papà è morto. E ora dopo un po’ di tempo, siccome ho saputo che stava male le ho scritto. Mi ha detto cose sconvolgenti. Mi sembra che i miei ricordi siano stati frullati in una centrifuga.”

 

 

 

 

 

 

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