“Buongiorno Spunteblu. Vi scrivo per sottoporvi una chat avuta con una dei titolari di un ristorante dove sono stata a mangiare qualche sera fa e dove ho potuto constatare a che punto sono arrivate le persone a considerare il rispetto per i clienti.

Spesso ci dimentichiamo che siamo tutti quanti delle persone con esigenze e bisogni, anche di salute, diversi gli uni dagli altri. E il compito di chi ci offre un servizio è quello di venirci incontro in tutti i modi possibili, trovando una soluzione. Che sia buona o cattiva, ma trovandola.

Premetto che anche mio marito ha un’attività commerciale e sa pur bene che il cliente ha sempre ragione, perché è lui che paga. A maggior ragione, quando uno è un cliente fisso bisogna tenerselo stretto e “trattarlo con i guanti di stoffa”, diceva mia madre. Ma qui credo si vada al di là dell’aspetto puramente economico del cliente che paga. Qui si tratta di qualità del servizio. Leggete e ditemi se anche a voi è mai capitata una situazione del genere o qualcosa di simile e se foste riusciti a tollerare una mancanza di questo tipo da parte del locale dove siete andati a spendere i vostri soldi.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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