“Ci sono momenti in cui ti rendi conto che non stai dividendo una difficoltà. La stai caricando tu, da solo.
Con tutto il peso. E con l’altra persona che dice “ci sono”, ma in realtà si è già seduta da una parte, col fiato corto e le mani vuote.
Valeria non è cattiva. Mai stata. È solo… egoista. E non lo sa nemmeno.
Dice che è lo stress. Che le cose passeranno. Che bisogna “tenersi su”.
Parla come se la vita fosse qualcosa che capita, non qualcosa che si costruisce.
E intanto, ogni volta che qualcosa si rompe, sparisce, manca, tocca a me.
Ogni volta.
Ma io non sono di ferro.
Anche se sto zitto. Anche se faccio sembrare tutto normale. Anche se ogni tanto rido.
Mi ricordo ogni parola detta, ogni euro contato due volte, ogni silenzio pieno di vergogna.
Mi ricordo ogni scelta non fatta insieme.
E a un certo punto ti chiedi: ma se siamo in due, perché mi sento sempre solo?
Forse oggi non è successo niente di enorme.
Ma è la somma che mi pesa.
E oggi, anche solo per un secondo, avevo bisogno che fosse diverso.”




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