“Non posso credere a quello che è successo! Io e il mio fidanzato dobbiamo – dovevamo? – sposarci.
Stiamo insieme da quattro anni, e volevamo andare a vivere assieme. Io però non posso andare a convivere senza essere sposata. I miei non me lo permetterebbero, e giustamente dico anche!
Così abbiamo organizzato il matrimonio.
La casa c’è già, l’ho acquistata io, con l’aiuto di mio papà, tre anni fa.
Fino ad ora è stata vuota, perché di andare da sola non me la sentivo e di convivere come dicevo non se ne parla proprio.
Mio papà mi ha aiutato ad arredarla, a fare i lavori, a ridipingerla, a scegliere i mobili e sistemarla. Ci ha dedicato tanto tempo e tanta cura, mentre il mio fidanzato non tanto. Non che non si sia offerto, ma preferivo se ne occupasse mio padre, perché lui sa come voglio che siano fatte le cose.
Ora, ammetto forse di aver esagerato un pochino, ma capitemi: stiamo andando a vivere in una casa pagata con i soldi miei e di mio padre, il mio fidanzato può contribuire al momento solo con le spese e con l’arredo, perché ancora sta facendo gavetta sul lavoro e non può dare di più.
Dovevo fare in modo di tutelarmi? Non potevo mica permettermi un uomo che si adagiasse sugli allori solo per il fatto che sono più benestante.
Adesso non mi sta rispondendo! Ci credete che immaturo che è?”
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