“Ciao a tutti quanti! Sono una ragazza di 25 anni, originaria di un piccolo paesino del Sud Italia. Circa due anni fa, con un entusiasmo indescrivibile, ho fatto la valigia e mi sono trasferita a Londra. Volevo immergermi in una grande città, vivere l’avventura che avevo sempre sognato. All’inizio è stato tutto meraviglioso: le luci, i locali, la varietà di persone e di eventi che riempivano le mie giornate mi facevano sentire viva come mai prima. Era tutto un susseguirsi di novità, di scoperte, di prime volte.

Ma con il passare del tempo, qualcosa è cambiato. Mi sono accorta che quella stessa frenesia che all’inizio mi affascinava aveva iniziato a farmi sentire vuota, come se non appartenessi veramente a nessun luogo. A poco a poco, la nostalgia ha preso il sopravvento: mi mancavano le strade del mio paese, il profumo della campagna dopo la pioggia, le chiacchiere con i miei genitori davanti a un caffè, e soprattutto, mi mancava mia nonna, con i suoi racconti di un tempo che sembrava lontanissimo. A Londra, tra milioni di persone, ho iniziato a sentirmi sola come non mi era mai capitato.

Una sera, dopo una giornata particolarmente pesante, ho ricevuto un pacco da mia mamma. Cedere alla malinconia è stato inevitabile. Ho pianto per ore, eppure, in quel momento, ho anche scoperto qualcosa che non avevo mai compreso davvero di mia madre. Forse è proprio la distanza che ci ha avvicinate, e mai come oggi mi sento più sicura delle scelte che compio ogni giorno.

La vita è strana, del resto, ed è capace di insegnarti lezioni quando meno te lo aspetti. Ecco perché, ragazzi e ragazze come me: buttatevi, vivete le vostre avventure, lasciatevi sorprendere dalla vita. Ma non dimenticate mai di rimettervi in discussione, perché è solo così che si cresce davvero, giorno dopo giorno.”

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