“Ho finalmente convinto mia madre a farmi andare a vivere da sola! Mi chiamo Stefania e ho 20 anni. Non mi sono dovuta spostare per studiare, in quanto abito in una grande città con una buona università purtroppo. Dico purtroppo perché mi è mancata l’occasione di andare via di casa già a diciotto anni, secondo i miei genitori rimanere ancora a vivere con loro mi avrebbe fatto risparmiare su spesa e affitto e senza lavorare troppo mi sarei laureata per tempo. Però ragazzi, non vi dico che fatica è stata la convivenza con i miei. Sono brave persone ma sono davvero apprensive hanno la mania del controllo. Specialmente mia madre. Lei si interessa e mi consiglia su ogni piccolezza, e la situazione negli ultimi tempi stava diventando per me troppo pesante. Una volta che sei adulto è difficile doversi giustificare su tutto e dovere rendere sempre conto ai genitori…Non riuscivo neanche ad uscire con un ragazzo senza che ogni mia mossa venisse sottoposta a valutazione. Io in più faccio fatica ad aprirmi, a fare nuove amicizie, in casa con loro mi sembrava sempre più di soffocare… Allora mi sono attivata, e sono riuscita a trovare un appartamento piccino ma molto carino, in affitto in condivisione con il mio migliore amico di sempre, Diego. Lui è una bellissima persona; è allegro, socievole, sensibile e super affidabile. Insomma è la mia parte estroversa, lo invidio tantissimo. Le nostre famiglie si conoscono da anni, per questo i miei hanno accettato che lo avessi come coinquilino, anche se ho dovuto comunque fare un enorme sforzo per convincerli che non correvo nessun pericolo nell’uscire di casa. Diego dicevo, è super affidabile come persona, ma anche molto disordinato come coinquilino. In più si dimentica a volte dei pezzi, ma lo perdono sempre, anche perché prende dei farmaci forti per una malattia reumatica autoimmune. Non si può non volergli bene anche se lascia le sue cose dappertutto, e di solito si tratta di oggetti strani che colleziona dai suoi viaggi, o altre amenità che comunque non vorrei fare vedere ai miei. Mia madre sarebbe dovuta venire quella mattina per vedere come mi stavo adattando (senza di lei), in quel primo mese fuori casa… volevo farle trovare tutto perfetto, un modo che non avesse da dirmi su nulla. Quindi ho chiesto a Diego di collaborare e tenere le sue cose a posto. Ecco come è andata…”

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