“Sono Matilde e ho quasi 16 anni. Contrariamente a tante mie coetanee non ho un grande interesse per l’aspetto estetico e per l’esposizione.

I social li uso poco, solo per passare il tempo e non ho un gran rapporto con la mia immagine.

Nel senso che non ne sono ossessionata…cioè, ci penso poco.

So di non essere perfetta, ma so anche che la perfezione non esiste davvero e che devo crescere, al momento sono solo una ragazzina.
Mando questa chat perché sento fin troppo spesso che i modelli irreali e irraggiungibili dei social spingono molte ragazze e ragazzi a fare cose sbagliate, assurde, persino ai disturbi alimentari.
Perché siamo una generazione debole, che ha bisogno di farsi accettare e piacere da chiunque…

Beh, se mando questa chat è per darvi la prova che a volte non siamo noi giovani ad essere ossessionati, ma gli adulti.

Sì anche quelli di altre generazioni, cresciute quando i social non c’erano.

Perché al giorno d’oggi, da quel che ho capito, puoi essere stupido ma non brutto.

Essere belli è sinonimo ancora oggi di tutto il positivo possibile.

Se sei bello non puoi essere cattivo. Se sei bello hai successo.

Se hai successo hai i soldi.

E se hai i soldi allora sei felice.

Peccato che secondo me queste equazioni siano completamente sbagliate.

Pensate che la chat che vi mando vede come protagoniste me e mia madre.

Perché ad un certo punto mia madre è arrivata a propormi delle cose assurde pur di arrivare dove vuole lei, non io…e ditemi se i social influenzano solo noi ragazzini o se ormai la ragione la stanno perdendo anche gli adulti.

Perché a me pare così…purtroppo.”

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