“Quando l’ho visto arrivare con Sabrina, mano nella mano, ho capito che certe cose non smettono mai di stupirti, anche quando pensi di essere andata oltre.

Carlo, il mio ex, tornato nel gruppo dopo due mesi di silenzio, come se nulla fosse, con una che consideravo un’amica, ma a quanto pare forse mi sbagliavo.

Non dico che dovesse chiedermi il permesso, ma nemmeno presentarsi così, a sorpresa, a una cena dove tutti fingevano di non sapere cosa dire.

Io sono rimasta, altri si sarebbero alzati e andati via.

La verità è che l’imbarazzo non lo togli sorridendo: lo sposti solo più avanti.

Il giorno dopo mi ha scritto. Diceva di voler chiarire, ma sembrava più interessato a capire come l’avessi presa, e soprattutto se sto davvero bene con Roberto.

E da lì, la solita storia: parole mezze dette, battute che suonano troppo familiari, e quella sensazione che certi confini, con le persone sbagliate, non restino chiari a lungo.

Perché a volte non è nostalgia: è solo curiosità che non ha il coraggio di chiamarsi come si deve.”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”