“Buongiorno mi chiamo Anna e la mia storia è un po’ complicata. Sono nata al sud, a Pescara, ho sempre vissuto qui ma poi è accaduto un fatto per cui ho deciso di cambiare vita e trasferirmi. Mio fratello minore è mancato dopo un grave incidente in moto e io mi sono sentita mancare con lui, era una parte di me. Mi sono perciò trasferita a Verona dove ho iniziato a lavorare nello studio di un commercialista e vivevo in un monolocale, niente di straordinario, ma almeno avevo cambiato aria, per quanto il dolore si sentisse. A Verona non conoscevo nessuno, le uniche persone con cui ogni tanto uscivo e parlavo erano le mie ex colleghe, tra cui Emanuela, la mia supervisor, una persona che non mi è mai sembrata molto seria e affidabile. Vivo a Verona per un po’ poi mio papà mi dice che deve operarsi alle anche e quindi decido di tornare a Pescara per stare vicino a lui. Da quando torno giù a casa, sto nella seconda casa dei miei vecchi e le mie ex colleghe non mi cercano mai. Solo Emanuela ogni tanto mi scrive, in 3 anni, gli auguri di Natale e Pasqua eccetera. Ora si fa viva e io veramente non ho parole per spiegarvi la mia indignazione.”
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