“Salve gente, mi chiamo Sonia. Vi invio gli screen di una conversazione col mio ragazzo. Sono fidanzata da tre mesi con Umberto.

Nella chat si è parlato di economia domestica. Ma non sono stata compresa. È bruttissimo non essere capite, essere fraintese, essere messe in panchina perché in realtà non si sono capite le intenzioni dell’altro. Io vi mando questi screen per dire la mia a gran voce, per dire che non ho sbagliato e che se ha paura di essere trasparente il problema è suo. Voglio dire che una coppia deve condividere tutto e che un piccolo regalo è l’espressione di qualcosa di più del denaro, di amore e sentimenti profondi. Qualcosa che aumenta la fiducia e crea un legame forte, sempre.

Tutto è cominciato col fatto che la mia amica Tania ha ricevuto uno splendido regalo dal suo boy: un anello di fidanzamento bellissimo e molto costoso. Non chiedevo ovviamente la stessa cosa a Umberto. Non sono una sanguisuga e intuivo che quella cifra non poteva raggiungerla. Però volevo fare i conti e capire quanto budget avesse, quanto potesse permettersi. Lui ha cominciato  a fare il gradasso, come al suo solito. Cosa che sa che odio e già una volta abbiamo litigato pesantemente per questo. Poi ha capito di dovere abbassare la cresta e parlare. Sa che non deve fare il maleducato con me. E che deve parlare. Ma è finita lo stesso male. Non so proprio perché.

A me sembrava una cosa carina, da vera coppia discutere delle finanze, di quanto guadagnamo e progettare le spese, e anche i regali. Io me la cavo bene coi numeri. Quando si tratta di soldi poi mi si attivano le sinapsi ancora di più e riesco a fare conti molto velocemente.

Penso che il mio ragazzo non ha capito il mio tentativo di conciliare tutto: spese ordinarie, spese extra e guadagni. Penso sia importante per tutto, per ogni aspetto della vita, per il nostro futuro insieme.

Io ho un affitto, nel senso che percepisco soldi di un affitto di famiglia e quindi ho le mie entrate sicure. Lui lo sa. Sa tutto. Quanto guadagno, cosa ho come proprietà e come vive la mia famiglia. Di lui non sapevo niente… Vi pare giusto? Volevo sapere per parte sua su quanto possiamo fare affidamento. Ma non mi ha capita… ed è una cosa che non auguro a nessuno. Adesso non so che fare.”

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