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“Che dire, era il disastro. Capendo che non c’era via d’uscita ho immediatamente screenshottato tutto inviandomi gli screen. Le ho spento il telefono ma la mattina dopo è ovviamente venuto tutto a galla. Anche in questo caso, lei poteva arrabbiarsi quanto voleva, ma che importava, ero io il primo a essere disgustato dal suo comportamento: altro che influenzata, a quanto pareva era lei la regina delle sconcerie che aveva proposto a tutte questo divertimento perverso!

Potrei mandarvi vari screen dei litigi che abbiamo avuto (oltre quelli urlati di presenza), ne allego qualcuno che lo staff di Spunte magari può usare, ma preferisco che venga pubblicata una chat avuta col mio caro amico Mauro (che mi aveva condiviso i suoi sospetti) diversi giorni dopo. Sì, voglio finire così questa storia: Viva l’amicizia!!”

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