“Ciao Spunte Blu, mi chiamo Elisa e fino a ieri pensavo di avere un gruppo di amiche solido, di quelli che si conoscono da anni e che ormai si leggono negli occhi.
Poi mi sono resa conto che a volte le persone che ti stanno più vicino riescono a farti sentire piccola in modi sottili, quasi eleganti.
Tra noi c’è sempre stata Giorgia.
Quella “delicata”, quella “che deve mangiare senza glutine”, quella che ti fa scegliere ristoranti dove una pizza costa quanto un affitto giornaliero.
All’inizio le credevo. Poi ho iniziato a notare che la sua intolleranza compariva solo quando il conto era da dividere.
Non è stata una decisione premeditata, quella di uscire senza di lei.
È stata una stanchezza che ci ha unite.
Una sera tra risate e margherite normali, senza regole, senza menù alternativi, senza la paura di farla stare male.
Il giorno dopo mi ha scritto, furiosa.
E io, per la prima volta, non ho avuto voglia di tranquillizzarla.
Perché certe persone non si offendono per un’assenza.
Si offendono quando non riescono più a comandare la scena.”
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