“Non pensavo di commuovermi, invece ho pianto. Davanti allo specchio, con l’abito da sposa addosso, le luci dell’atelier e la sarta che mi sistemava il velo.
Ho pianto perché avevo immaginato quel momento mille volte. E stavolta… sembrava tutto perfetto.
Papà mi avrebbe accompagnata all’altare. Dopo anni di silenzi, goffaggini, assenze che hanno fatto più male delle parole, era stato proprio lui a propormi di farlo. Come un gesto di pace. Di ritorno.
E io, nonostante tutto, avevo accettato. Perché dentro di me, ancora una volta, ci avevo sperato.
Poi stamattina mi ha scritto quel brutto messaggio. Che ovviamente riguardava Giada, la sua nuova moglie. Diceva scuse come il fatto che non è tranquilla. Che non vuole tensioni.
E io sono tornata quella di sempre: quella che deve fare un passo indietro per non disturbare.
Ma stavolta non ho voglia di essere comprensiva. Stavolta è il mio giorno. E non me lo farò rovinare.
Anche se ho capito che a lui non importa davvero di me.
Perché ha scelto qualcun altro. Di nuovo.
E io l’ho capito solo adesso: non voglio più trovare scuse per chi sceglie sempre l’equilibrio… al posto mio.”



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