“Normalmente dopo che torniamo dal lavoro usciamo, ma dato che faceva un gelo assurdo e avevamo voglia solo di buttarci sul divano, invece di uscire, ci siamo messi a fare l’albero, così, un po’ a caso, un po’ ridendo. Abbiamo messo palline spaiate, una foto polaroid di un weekend, un bigliettino stupido che ci scrivemmo anni fa… e anche quel completino che ci siamo presi per Natale, nascosto tra i rami, come gioco per “scartare” il 25 se capite cosa intendo.
Era un albero insomma imperfetto, ma tenero perché era il nostro albero.
Oggi rientro dopo mezza giornata in ufficio e lo trovo rifatto. Perfetto. Geometrico. Freddo.
Parlo con mia madre e guardate un po”

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