“Mi chiamo Giulia, ho 32 anni, e per 8 di questi ho avuto la fortuna di condividere la mia vita con Leo, il mio cane. O meglio, il nostro cane. Perché l’abbiamo preso insieme, io e Gabriele, quando eravamo ancora innamorati, pieni di speranze, convinti che niente ci avrebbe separato. Poi la vita ha fatto il suo corso: il lavoro, le differenze, le parole mai dette. E ci siamo lasciati. Senza odio, senza tradimenti, solo con tanta tristezza. Ma Leo è rimasto.  Avevamo deciso che sarebbe rimasto con Gabri, perché lui aveva il giardino, più tempo, più stabilità. All’inizio mi sembrava di respirare senza un polmone. Ogni volta che tornavo a casa e non sentivo le sue unghiette sul parquet, mi veniva da piangere. Ma sapevo che stava bene, che era amato. E Gabriele mi mandava foto, video, anche solo per farmelo vedere dormire con la lingua di fuori. Poi, qualche giorno fa, un messaggio. “Leo se ne è andato”.

Da lì è iniziata una delle giornate più difficili della mia vita. Perché anche se non stava più con me, Leo era parte di me. L’unica parte che non era mai cambiata.  Quella più pura. E ora non c’è più. Ho deciso di condividere questa chat perché so che tante, troppe persone, passano per questo dolore senza sapere come gestirlo. Il lutto per un animale è reale. E spezza. Ma dentro quella frattura, a volte, resta spazio per l’amore. Quello vero. L’amore tra me e Gabriele non è sopravvissuto al tempo, ma Leo ci ha tenuti legati e continuerà a farlo…in quel modo che solo i cani sanno fare. Spero solo che ovunque sia ora, ci sia la copertina che tanto amava, su cui avevo cucito io stessa il suo nome…”

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