“Quando mi hanno detto che Michele aveva fatto lo scemo con una spogliarellista al suo addio al celibato, pensavo fosse uno scherzo di pessimo gusto. Ma no, non era uno scherzo. Era la cruda, ridicola realtà. L’uomo che ho scelto per passare il resto della mia vita, quello che si fa sempre il paladino della moralità, è riuscito a rovinare tutto con una serata di “divertimento” organizzata dai suoi amici cerebrolesi. E che cos’è, poi, questo “giocare” di cui parla? Quando io giocavo a Twister da bambina, non c’erano spogliarelliste coinvolte!
Adesso eccolo lì, nella nostra chat, con un flusso ininterrotto di scuse e promesse. “Non succederà mai più.” “Ti amo.” “È stato un errore.” Bla, bla, bla. Ma come faccio a fidarmi? Non stiamo parlando di dimenticare di buttare la spazzatura, Michele!
Sto qui a riflettere se valga la pena mandare tutto all’aria o dargli una possibilità. Una parte di me vorrebbe sbatterlo fuori dalla mia vita, l’altra spera che possa dimostrarmi di non essere il disastro ambulante che sembra. Però una cosa è certa: il nostro matrimonio non si farà a colpi di bugie e ipocrisie.”




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