“Ci sono cose che non pensi nemmeno di dover spiegare a chi conosci da una vita. Perché dopo anni insieme, certe dinamiche dovrebbero essere naturali: fiducia, rispetto, complicità. Io e Michela siamo cresciute praticamente fianco a fianco, abbiamo condiviso feste, lacrime, segreti, viaggi e storie d’amore. Pensavo che, con tutto quello che abbiamo passato, nulla avrebbe potuto incrinare il nostro legame. E invece mi sbagliavo.

È bastato un dettaglio, una sciocchezza in apparenza, per far uscire tutto quello che lei teneva dentro da tempo: rancori assurdi, paragoni senza senso, accuse velenose. Ed è lì che ho capito che non era la prima volta che li pensava… ma solo la prima volta che aveva deciso di vomitarmeli addosso.

Forse mi sono illusa che fosse amicizia vera, forse ho confuso l’abitudine con l’affetto. Ma quando ti rendi conto che chi ti è accanto non ti vede per quello che sei, ma per quello che vorrebbe abbattere, allora capisci che l’amica che credevi di avere non è mai esistita davvero.”

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