“Io sono Irma e il ragazzo della chat è Silvio. Diciamo che è mio nipote, in quanto figlio di mio fratello. Però mio fratello fu adottato, io arrivai inaspettata 11 anni dopo quando lui ne aveva 21. Parenti sì, ma senza legame di sangue. E ho visto crescere, quasi ci sono cresciuta assieme solo con qualche anno di anticipo, questo nipote. E in cuor mio mi sono sempre un po’ preoccupata per come veniva su. Ragazzo intelligente, con la testa sulle spalle e obbediente come pochi. Ragazzo perfetto insomma, ma per i genitori. Non per se stesso. Con quel senso di insoddisfazione costante in volto. Insoddisfazione scoppiata il giorno della laurea. Io ho sempre provato a spronarlo e a coinvolgerlo, a trasgredire un po’, a godersela. Da amica. Ma non mi aspettavo questa detonazione della chat. Mi ha preso alla sprovvista.”

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