“Mi chiamo Marco e lo so che sembrerò odioso a molti di voi, ma vi prego di non giudicarmi… Qua non si tratta di me.

Non sono mai stato bravo a parlare. O meglio: parlo, ma quasi sempre nel modo sbagliato.

Quando qualcosa mi fa paura, invece di dirlo, mi irrigidisco. Mi chiudo. È come se la parte peggiore di me si attivasse per tenere tutti lontani nel momento esatto in cui avrei più bisogno che qualcuno restasse.

Mia sorella lo sa. O almeno, lo intuisce quasi sempre. Eppure, nonostante lo sappia, continuo a ferirla senza volerlo. È assurdo pensare che le persone a cui tieni di più siano anche quelle che rischi di far soffrire maggiormente, solo perché non hai il coraggio di dire la verità.

Viviamo in un mondo dove sembra vietato crollare, dove ci si aspetta che tu abbia sempre tutto sotto controllo, dove mostrare fragilità equivale quasi ad ammettere una sconfitta. E allora, per paura di deludere chi ci vuole bene, finiamo per deluderlo davvero, ma nel modo peggiore.

Vi chiedo solo una cosa: provate a guardare oltre le mie parole dette male. Perché dietro certe frasi, a volte, c’è solo una persona che non sa come chiedere aiuto. E spero che almeno questo arrivi chiaro.”

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