“A volte penso che essere un uomo gentile, oggi, sia diventato quasi un difetto. Ti insegnano il rispetto, l’ascolto, l’empatia, e tu li metti in pratica con convinzione, ma poi ti ritrovi a sentirti dire che non sei “abbastanza uomo” solo perché non urli, non controlli, non imponi. È assurdo: ci lamentiamo dei rapporti tossici, e poi spesso chi cerca di costruire qualcosa di sano viene trattato come fosse debole o noioso. Io non capisco questa logica, davvero. Credo ancora che amare significhi prendersi cura, anche nelle piccole cose, e che la gentilezza non sia un difetto, ma una scelta consapevole. Eppure, a quanto pare, non tutti la pensano così. Forse c’entra anche il fatto che sono vegano. Non uno di quelli aggressivi, che puntano il dito o fanno prediche inutili: semplicemente ho fatto una scelta che mi fa stare bene, e la vivo con serenità. Non pretendo che gli altri la seguano, non giudico e non imposto nulla. Anzi, mi piace confrontarmi, purché ci sia rispetto da entrambe le parti. E stavolta non ho visto rispetto. Volevo fare una sorpresa alla mia ragazza, e allora le ho cucinato una buonissima pizza vegana.”
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