“Non serve un tradimento per sentirsi traditi. A volte basta scoprire che le parole che pensavi fossero solo vostre, intime, sono finite altrove. Io e Chiara stavamo insieme da due anni. Tra di noi ovviamente sempre grande complicità che fossimo lontani o vicini tra risate, litigi, riflessioni, persino le paure che non avevamo mai detto a nessuno, tra noi sembrava andare tutto divinamente. Poi una sera, per caso, ho visto il suo telefono illuminarsi e un messaggio in alto: “Ti mando gli screen, così mi dici che ne pensi.”
Ho capito subito che non erano schermate qualsiasi, ma le nostre conversazioni. Quelle che pensavo restassero tra noi. Non ho letto tutto, mi è bastato vedere il tono, i commenti, i giudizi. Ho chiuso il telefono e ho sentito una distanza nuova, diversa da ogni litigio.
Non si tratta solo di privacy o di fiducia: è come se avesse tolto significato a ogni parola che ci eravamo detti. Da quel momento ho iniziato a chiedermi quante cose, in realtà, non fossero mai state solo nostre.”
CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”
Commenta con Facebook