“Ciao, sono Valentina e convivo ancora con il mio ex.

Raga, lo so che voi non riuscireste mai e che non lo fareste mai, e cose così. Lo so perché tutti quelli che mi conoscono mi hanno detto le stesse cose e si stupiscono di come io sia riuscita a resistere fino ad ora, ma quando ci sono esigenze particolari, ahimè anche le soluzioni sono particolari.

Dopo cinque anni insieme ci siamo lasciati in modo civile (almeno così dicevamo all’inizio) e abbiamo deciso di restare nella stessa casa fino alla fine del contratto. Manca solo un mese, e fino a quel giorno pensavo che, tutto sommato, ce l’avremmo fatta. Io lavoro tutto il giorno, lui ha orari più flessibili, quindi cerchiamo di incrociarci il meno possibile. Una convivenza silenziosa, fredda, ma gestibile. Poi un pomeriggio della scorsa settimana torno dal lavoro, stanca morta, e succede una cosa stranissima: provo ad aprire la porta di casa, ma non si apre. Giro la chiave, niente. Spingo, tiro, zero. Mi accorgo che la serratura è bloccata da dentro. E lì inizia una conversazione che non dimenticherò mai. Anche perché l’immagine che avevo avuto di Ivan fino a quel momento era completamente diversa.”

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