“A me e a Gabriele è sempre piaciuto vivere senza orari: cene improvvisate, birre fino a tardi, viaggi presi d’impulso, domeniche passate a letto fino a mezzogiorno, pizza riscaldata e sigarette sul divano quindi non sono mai stata il tipo da camomilla e copertina. Per anni è stato perfetto: leggero, spontaneo, nostro. Ma a un certo punto mi sono accorta che quello che per me era una fase, per lui era diventato uno stile di vita, senza alcun pensiero in merito a tutto ciò.

Io ho iniziato a desiderare qualcosa di più stabile — un progetto, una famiglia, un futuro da costruire — mentre lui continuava a ripetere che “non è mai il momento giusto”. Dice che siamo ancora giovani, che dobbiamo goderci la libertà finché c’è. Ma io non voglio continuare a godermi le stesse cose: voglio creare qualcosa che resti. Quando gliel’ho detto, mi ha guardata come se gli avessi chiesto di rinunciare a respirare. E ho capito che a volte l’amore non muore: semplicemente, smette di camminare nella stessa direzione.”

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