“Non so perché ma con me succedono sempre queste cose. Stamattina dovevo solo dare due crocchette al coniglio di Marco, niente di più. E invece l’ho trovato lì, immobile, freddo come il pavimento. Panico totale. Io che già con le piante non vado d’accordo, adesso pure un coniglio morto da gestire. Così gli scrivo, cercando di essere dolce, e invece mi parte la solita goffaggine. Lui in crisi, io che cerco di tranquillizzarlo, ma ogni frase peggiora la situazione. Ero solo nel panico, eh, però lui la prende come se avessi ucciso un parente, solita esagerazione, era carino, gli volevo bene anche se mi sporcava casa, ma a volte ci sono delle reazioni per gli animali veramente, troppo esagerate. Poi ha detto che voleva correre a casa per “seppellirlo con rispetto” ma, scusa, a cosa serviva? Era già andato. E poi, nel frattempo, dovevo anche cucinare. Quindi sì, diciamo che ho un po’ mescolato le priorità. Ora credo che il mio ragazzo non mi parlerà mai più… ma ehi, almeno il sugo è venuto buonissimo e voi che avreste fatto?”



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