“Ciao a tutti, sono Giada, ho 30 anni e sono sovrappeso e vi mando questa conversazione avuta con mia madre perché ho bisogno di sfogarmi. Non so nemmeno da dove iniziare a spiegar come mi sento. Male ovviamente, ma è riduttivo.
Mi è sempre piaciuto mangiare e non sono mai stata un fuscello, ma da tre anni a questa parte il cibo è diventato la mia valvola di sfogo. Tre anni fa mi sono lasciata dopo 7 anni di relazione e la mia vita si è fermata. Ho iniziato a trovare conforto solo nel cibo e la cosa è degenerata, infatti sono in terapia per questa cosa e pian piano ne sto uscendo, anche se mia madre evidentemente non ci crede o non vede i passi avanti che sto facendo, come riprendere a lavorare.
Di punto in bianco stamattina mi ha scritto dicendomi che mi ha preso un appuntamento dalla dietologa. Senza chiedermi nulla, decisione presa, irrevocabile. Quando ho provato a dirle che non ne avevo bisogno, mi ha letteralmente insultata.
Non mi sono mai sentita così umiliata in vita mia. E sono andata al liceo negli anni in cui la magrezza era tutto e non c’era ancora la body positivity.
Questa conversazione mi ha seriamente traumatizzata, cioè non avrei mai pensato che mia madre potesse pensare queste cose orribili di me e di mio fratello… vorrei circoscrivere il tutto a un momento di follia, ma purtroppo temo proprio che questa sia la vera lei.”



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