“Ci sono persone con cui ti ritrovi amica senza sapere bene come.
Ti scrivete per una cosa, vi vedete per un caffè, poi un altro.
E all’improvviso sei quella a cui racconta tutto.
Marta è così.
Parla tanto, ride forte, decide in fretta.
A volte mi trascina fuori quando vorrei solo dormire.
A volte mi fa ridere anche quando non ho niente da ridere.
Altre volte… mi sento solo stanca.
Ultimamente, poi, certe sue frasi mi restano addosso.
Come quando si lamenta del fatto che ha troppe borse e non sa dove metterle, mentre io sto facendo i conti per pagare l’affitto.
O quando si dice “poveraccia” perché ha dovuto fare le unghie da una più economica.
Io ascolto. Faccio spallucce.
Ma dentro si accumula qualcosa.
Non so se sono io a essere suscettibile.
O se c’è qualcosa che non ho voluto vedere finora.
Fatto sta che oggi è successa una cosa.
Piccola, forse.
Ma a me ha fatto scattare tutto.
Ed è lì che ho capito: c’è chi chiede, e chi dà.
Sempre.
E io ho finito di dare.”



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