“Pensavo che nella vita di coppia le sorprese fossero cose normali: un regalo, una cena, magari un viaggio organizzato all’ultimo. Mai mi sarei immaginato di tornare a casa e trovarmi davanti… quello. All’inizio ho provato a ridere, a buttare tutto sullo scherzo, perché non volevo sembrare cattivo o esagerato.

Lei lo trattava come la cosa più dolce del mondo, io già vedevo i problemi pratici: spazio, peso, rumore… e il fatto che non sarebbe stato solo un “ospite” ma parte fissa della nostra vita. Oltre lo sporco che avrebbe lasciato, ma ecco perchè non prendere un animale normale come tutti gli altri?

E quindi mi sono ritrovato a inventare battute, a cercare nomi assurdi, pur di alleggerire la situazione perchè non sapevo se ridere o se piangere. Ma più lo guardavo e più capivo che non era un gioco: lei parlava di “figlio” e quindi va da se che ero spacciato. E la verità è che, se non possiamo farne quello che pensavo… allora l’unica speranza è che diventi il nostro Super Eroe.””

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