“Io non credo di chiedere troppo.
Anzi, penso di essere semplicemente chiara: se so cosa voglio, perché dovrei accontentarmi di meno?
La gente mi giudica “snob”, “selettiva”, ma la verità è che non ho tempo da perdere.
Sono cresciuta vedendo donne straordinarie sprecarsi per uomini mediocri: mia madre che lavorava il doppio di mio padre, le mie amiche che si accontentano di chi le tratta con sufficienza. Io non ci sto.
Se esco con qualcuno, dev’essere un valore aggiunto, non un peso.
Voglio che sappia vestirsi bene, parlare di cultura, sorprendermi.
Non è questione di soldi: è questione di standard, di ambizione.
Un uomo che si lamenta di quanto costa una cena elegante non è il mio uomo.
Uno che fa battute sessiste “per scherzo” o che passa le serate al pub, nemmeno.
Ho lavorato tanto su me stessa: studio, lavoro, viaggi, indipendenza.
Perché dovrei farmi trascinare giù da chi non si è mai messo in gioco?
Pretendere rispetto e qualità non è arroganza: è amor proprio.
Chi mi critica è solo spaventato da una donna che non ha paura di dire ad alta voce ciò che molti pensano.
Io ho scelto di non accontentarmi. Mai.”



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