“Essere madre di due figli in piena adolescenza è la sfida più grande della mia vita. Ogni giorno mi sveglio con il pensiero di dover trovare il modo giusto di guidarli senza soffocarli, di proteggerli senza farli sentire in gabbia. Non è semplice, soprattutto perché lo faccio da sola: senza un marito accanto, ogni scelta ricade su di me, e ogni decisione pesa il doppio. A volte mi sento come se camminassi su una corda sottile, cercando di non cadere né da una parte né dall’altra. Voglio che crescano liberi, sicuri di sé, ma nello stesso tempo so che il mondo là fuori non sempre è gentile, per usare un eufemismo, e il mio compito è prepararli anche a questo. Il problema è che, qualsiasi cosa faccia, ho sempre la sensazione di deludere qualcuno: quando cerco di essere ferma, temo di sembrare dura; quando lascio più libertà, mi chiedo se non stia diventando troppo permissiva. Ma ho imparato che essere madre significa anche accettare di non poter piacere sempre. Stavolta, però, non è stato per niente semplice e temo di aver sbagliato, anche se credo di no, si cresce anche così.”

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