“Io e Luca stiamo insieme da sei anni. Io ho un lavoro stabile, uno stipendio sicuro, e ormai penso a casa, matrimonio, magari un figlio. Lui invece non ha ancora trovato la sua strada. È laureato, ha fatto un po’ di tutto — il cameriere, il call center, persino giornate in campagna — ma sempre a tempo determinato. Ogni volta tornava stanco e diceva: “Non posso farlo per sempre.”

Io so quanto vale. Non è uno sfaticato: è dolce, educato, mi ama davvero. Una volta vinse una bella somma al poker e senza pensarci mi portò via per un weekend, solo per vedermi sorridere. È per momenti così che resto con lui: so cosa ha dentro, ma lui non lo vede.

Il problema è che la vita va avanti. I nostri amici hanno già case e figli, sui social sembra che tutti abbiano la vita perfetta, e lui si sente la pecora nera della famiglia. Io vorrei scuoterlo: oggi è difficile per tutti trovare stabilità, ma non per questo ci si può fermare.
E allora mi chiedo: quanto a lungo riuscirò a sostenerlo da sola, se lui stesso non crede in sé?”

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